Implantologia dentale: un trattamento tutto da scoprire

Ciao,
avete mai sentito parlare dell’implantologia dentale? Proprio ultimamente, chiedendo un po’ in giro, ho scoperto che tantissime persone non sanno assolutamente di cosa si tratti. Questa branca dell’odontoiatria dal nome ostico è una specializzazione abbastanza recente e consiste nella sostituzione di elementi dentari mancanti tramite impianti dentali. Grazie all’utilizzo di “radici artificiali” in titanio viene applicata una protesi fissa. Questa sostituzione avviene mediante un processo biologico che prende il nome di osteointegrazione.
Non molto tempo fa, mio figlio più piccolo mi ha spiazzato chiedendo: “Puoi mettere una protesi a Mumino?”. Notando il mio sguardo interrogativo, ha preso il suo pupazzo preferito (Mumino) e mi ha mostrato il suo sorriso. Con un pennarello nero aveva colorato un dente. “Vedi papà, gli è caduto un dente. Bisogna mettergliene uno nuovo!” Sono scoppiato a ridere e ho subito pensato di aver creato un piccolo “mostro-dentista”! Devo aver parlato troppo anche in casa degli impianti dentali, se no questa cosa non si spiega. Per sistemare il sorriso del pupazzo è bastato togliere il colore del pennarello fingendo una piccola operazione, mentre per i miei pazienti è un pochino più complicato.
Per prima cosa ci tengo a dire che gli impianti dentali, cioè delle piccole viti in titanio progettate per sostituire le radici dei denti venuti a mancare, si integrano perfettamente con l’osso. La bioconpatibilità del titanio permette, infatti, agli impianti di diventare un ottimo punto di ancoraggio per i denti sostitutivi.
Adesso che le protesi parziali rimovibili e i ponti dentali sono soluzioni sempre meno utilizzate, l’implantologia è la scelta migliore. Anche nel caso in cui al paziente mancassero diversi denti, si preferisce questa opzione: si posizionano gli impianti dentali in punti strategici così da trasformarli in pilastri necessari alla creazione di un ponte dentale fisso. Da sottolineare che un trattamento del genere riduce i costi perché viene limitato il numero degli impianti da inserire.
È vero che questa operazione è più complicata di quella eseguita su Mumino, ma dovete stare tranquilli sul fatto che il trattamento di implantologia non è doloroso, poiché viene fatta un’anestesia locale con anestetici sviluppati appositamente per la chirurgia orale che permettono al paziente di non avvertire alcun dolore.
Vediamo però quali sono le fasi dell’implantologia. Per il pupazzo di mio figlio sono state: controllo del sorriso, applicazione di un tovagliolo imbevuto di alcol sul dente colorato, sfregamento, riconsegna del paziente tra le braccia del suo amico.
Con i pazienti “umani” invece si parte da un’analisi preliminare in cui si effettua una visita accurata con relativo controllo delle radiografie, calchi in gesso e fotografie. Successivamente si viene preparati all’intervento in un ambiente sterile e dopo un’anestesia locale si parte con l’inserimento dell’impianto dentale.
Nel caso in cui la protesi dentaria provvisoria fosse a carico ritardato bisogna aspettare qualche mese, mentre nel caso di quella a carico immediato la consegna avviene subito. Per quanto riguarda il carico ritardato, prima vengono inseriti gli impianti dentali in titanio nell’osso e poi applicata una vite di guarigione che chiude la parte cava. Dopo questa fase, bisogna aspettare un tempo variabile che va dai 2 ai 3 mesi affinché l’impianto possa osteointegrarsi. Finito il periodo di attesa la vite viene tolta e al suo posto si applica il pilastro sul quale si cementa, inizialmente, la corona protesica provvisoria e in seguito quella definitiva.
Al contrario, con l’implantologia a carico immediato viene inserita una corona protesica provvisoria allo stesso momento dell’impianto dentale. Questa tecnica viene preferita nel caso si vogliano evitare problemi estetici durante il periodo di guarigione e prevede che nel corso dell’osteointegrazione non si mastichi nella zona in cui è presente la protesi fissa provvisoria. Dopo i canonici 2-3 mesi questa viene sostituita con la protesi definitiva.
In ogni caso, a seguito dell’intervento bisogna ricordarsi che è normale presentare qualche livido e gonfiore alle gengive e ai tessuti molli. Ma tranquilli, niente che non si possa controllare con un semplice analgesico e una terapia antibiotica di prassi!
Nella normalità deve rientrare anche una cura attenta e regolare al proprio impianto dentale. Sono da utilizzare spazzolino e filo interdentale come per i denti naturali ed è necessario recarsi ogni tanto dal proprio dentista di fiducia per un controllo.
A proposito di controllo, ora vi devo lasciare perché mio figlio mi ha appena ricordato che il suo pupazzo ha bisogno di una visita.
Un sorriso,
il vostro dentista per la vita