Alitosi: un problema sociale

Ciao,

vi racconto che cosa mi è successo la settimana scorsa. Ero appena uscito dal ristorante, stavo chiacchierando con un mio amico all’esterno del locale, quando mi sono sentito toccare sulla spalla mi son girato e…sorpresa! Un mio vecchio compagno di scuola che non vedevo da anni! Ci siamo intrattenuti un po’ a parlare dei bei tempi che furono e poi ci siamo salutati con la promessa di risentirci al più presto. 

Perché vi sto raccontando tutto questo? Perché purtroppo sia io, forse per deformazione professionale, che il mio amico ci siamo focalizzati su di un particolare: durante la chiacchierata nostalgica abbiamo percepito entrambi un cattivo odore. Ebbene sì, nonostante i bei ricordi ripescati dal passato, ero rimasto colpito principalmente dall’alito cattivo del mio ex compagno di scuola.

Ho iniziato con questo preambolo per parlarvi di un problema comune che affligge davvero molte persone fino a diventare un disagio per colui che ne soffre: l’alitosi. Fortunatamente, nella maggior parte dei casi, le cause di questa condizione sono facilmente riscontrabili e altrettanto facili da combattere. 

Come al solito, l’igiene orale non accurata è uno dei principali fattori. Per questo motivo consiglio vivamente di sottoporsi a detartrasi almeno due volte all’anno e di lavarsi i denti dopo ogni pasto, prestando attenzione a passare lo spazzolino anche sulla lingua. Proprio la sua superficie, infatti, è una delle zone prescelte dai batteri per insediarsi e proliferare. In gran parte dei casi è da qui che ha origine il tanto temuto cattivo odore! 

Per una pulizia ancora più approfondita esistono degli strumenti appositi facilmente acquistabili in farmacia. Collutorio e dentifricio sono altri ottimi alleati per ottenere un alito profumato grazie ai differenti aromi e oli essenziali, oltre al filo interdentale che deve essere utilizzato almeno una volta al giorno per togliere i residui di cibo annidati tra gli spazi interdentali. Ci tengo a precisare però di non esagerare con l’uso del collutorio perché a causa della sua composizione potrebbe provocare la secchezza del cavo orale. 

E adesso parliamo del cibo, argomento tanto caro a tutti: quali alimenti è meglio evitare? Sicuramente tutti quelli che rendono difficoltosa la digestione, i cibi troppo speziati, i dolci e le bevande zuccherine oltre che il “famigerato” aglio e la sua fedele compagna: la cipolla. E stavo quasi dimenticando il caffè e gli alcolici. Per favore, non linciatemi, ma è necessario limitarne parecchio il loro consumo! So che non è assolutamente una consolazione, però bere tanta acqua è invece molto utile per mantenere la bocca idratata e ripulirla dai residui di cibo.

Dato che la saliva è la naturale difesa che ha il nostro cavo orale contro i batteri, consiglio di incrementarne la produzione mangiando verdure crude come finocchio e sedano, capaci anche di rendere fresca la bocca. Il finocchio può essere inoltre un valido sostituto naturale del collutorio sotto forma di infuso allo stesso modo dell’anice e dello zenzero

Concludo questa parentesi “green” dicendo che masticare foglie di menta piperita, mangiare fragole (un frutto che contiene xilitolo) e sciacquare la bocca con qualche goccio di estratto di bergamotto, salvia o mirra sono tutte azioni che possono rinfrescare il cavo orale e contrastare il cattivo odore.

Al contrario, invece, il fumo è un grande nemico dell’alito, quindi inutile ripetere che è vivamente sconsigliato fumare. 

Chiaramente ci sono anche casi in cui l’alitosi non è causata da uno stile di vita errato o dalla scarsa igiene orale, bensì da malattie come il diabete, da allergie oppure da patologie del cavo orale tipo la parodontite. Se la causa è una di queste bisogna rivolgersi ad uno specialista per sconfiggere il problema all’origine.

Non mi dilungo oltre e spero che quanto scritto possa essere d’aiuto a tanti (compreso al mio amico se mai leggerà questa pagina). 

Un sorriso,

il vostro dentista per la vita