Via il dolore (ma non il dente) con la devitalizzazione!

Eccoci qui!
Un’altra settimana impegnativa se n’è andata e mi ritrovo davanti al pc a tirare un po’ le somme su questi ultimi giorni. Se devo sintetizzare il tutto in una battuta: “Tanto lavoro, ma anche tante soddisfazioni!”.
Lo spunto per l’articolo di oggi mi viene proprio da una soddisfazione recente: vedere una mia paziente pazza di gioia dopo un intervento che l’ha riportata finalmente a sorridere. Per un lungo periodo, infatti, un dolore implacabile ai denti non le ha permesso di vivere normalmente la quotidianità. La soluzione definitiva al problema è stata una devitalizzazione che ha avuto come risultato quello di farla tornare di nuovo a mangiare, senza distinzioni, cibi caldi o molto freddi, masticare normalmente e sopratutto non sentire più il male.
Quando è venuta da me per una visita, sfinita da questo continuo dolore, la mia proposta è stata subito quella di devitalizzare il dente evitando di doverlo estrarre. Una carie non curata aveva infatti definitivamente compromesso la salute del dente, ma la devitalizzazione avrebbe permesso comunque di salvarlo e curare l’infezione evitando di doverlo togliere. Un grande vantaggio di questo intervento chirurgico è proprio quello di riparare il dente compromesso mantenendolo al suo posto. La paziente non ha avuto dubbi e ha immediatamente accettato di proseguire per questa strada.
Vediamo quindi quale sono state le fasi di questa operazione. Dopo una radiografia che ha confermato la possibilità di scegliere questa opzione, si è svolta la prima seduta. Durante questa fase, si è effettuata un’anestesia locale e, dopo aver posizionato la diga, si è passati a forare la corona del dente. Successivamente sono stati rimossi i residui batterici e la polpa dentale ed è stato disinfettato il canale radicolare. A questo punto, il canale è stato riempito con una resina naturale dalle proprietà antibatteriche che possiede una buona plasticità e compatibilità con i tessuti: la guttaperca. La prima seduta di devitalizzazione si è conclusa con un’otturazione temporanea che ha sigillato il dente.
In seconda battuta è stato posizionato un perno in carbonio (chiaramente dopo aver rimosso l’otturazione temporanea) sul canale del dente per sostenere la ricostruzione. Infine è stata usata una capsula per coprire il dente e permettere così di minimizzare il rischio di successiva fratture dentali.
Approfitto di quanto appena detto per ricordare che un dente devitalizzato è assolutamente più fragile di un dente “vivo” e quindi bisogna sempre prestare la giusta attenzione.
Anche questa volta, la prima affermazione della paziente a intervento finito è stata: “Pensavo facesse malissimo, invece non ho sentito praticamente nulla…incredibile!”. La signora, come tanti altri, è rimasta colpita dal fatto che la devitalizzazione sia pressoché indolore e io non ho potuto fare altro che ricordare che, nel tempo, le tecniche chirurgiche si sono perfezionate e l’eventuale dolore successivo al termine dell’effetto anestetico è gestibile comodamente con gli analgesici.
La procedura che ho descritto è stata eseguita chiaramente da medici specializzati in endodonzia e sono questi gli specialisti che devono occuparsi di un intervento chirurgico come quello della devitalizzazione.
Non mi stancherò mai di dire che bisogna sempre affidarsi alle mani di un esperto per ottenere un risultato sicuro.
Nonostante ciò, è bene ricordare anche che la devitalizzazione può comunque comportare alcuni rischi: dall’ipersensibilità (nelle tre settimane successive al trattamento) alla possibile alterazione del colore del dente fino alla sua caduta (se l’intervento non viene eseguito in modo corretto). Vi tranquillizzo subito: la devitalizzazione ha una percentuale altissima di riuscita ed il rischio di complicazione è estremamente basso!
Concludo facendo presente che una quotidiana e precisa igiene orale e alcune sedute di igiene dentale professionale possono prevenire la devitalizzazione e soprattutto evitarvi un fastidioso dolore. Un dolore che la paziente di cui ho parlato in questo articolo farà difficoltà a dimenticare, ma che adesso si è messa alle spalle!
Un sorriso,
il vostro dentista per la vita.