Pulpite: se la previeni ti eviti il dolore!

Ciao,

inizio a scrivere questo articolo nell’esatto momento in cui esce dallo studio il mio ultimo paziente della giornata. Proprio quest’ultima visita mi ha dato lo spunto per l’argomento di oggi: la pulpite.  Purtroppo, la persona che è appena andata via presentava un’infiammazione non accuratamente trattata e quindi molto probabilmente bisognerà intervenire con una devitalizzazione. 

Ma partiamo dal principio: che cos’è la pulpite? Un processo infiammatorio della parte più interna del dente: la polpa dentaria. Questa zona è ricca di terminazioni nervose e per questo motivo uno dei sintomi principali della pulpite è un forte dolore ai denti. Solitamente, questa infiammazione compare come conseguenza di una carie, cioè un processo distruttivo capace di danneggiare i tessuti duri del dente e causare la progressiva demineralizzazione di dentina e smalto. Prima di intaccare la polpa del dente, i batteri producono sostanze acide all’interno del cavo orale e queste sostanze traforano lo smalto e arrivano alla dentina. La pulpite si scatena quando gli acidi colpiscono la polpa. 

Il paziente di cui ho scritto all’inizio di questo articolo, però, soffre di pulpite a per colpa di un trauma precedente ai denti. Infatti esistono anche altre cause di questa infiammazione: dalla masticazione scorretta alla parodontite, dal bruxismo fino a reiterati interventi invasivi ai denti. Ci tengo inoltre a ribadire che anche in questo caso l’igiene orale è fondamentale per prevenire questo disturbo.

Sono sicuro che vogliate sapere quali siano i sintomi della pulpite, quindi, vi dico che il principale, come scritto in precedenza, è il dolore. Un dolore che può essere di varie intensità e che viene percepito maggiormente nel momento in cui si presentano stimoli meccanici, come la masticazione, chimici (zuccheri e dolci) e stimoli termici (freddo/caldo). È bene ricordare che, nelle prime fasi dell’infiammazione, la pulpite potrebbe essere asintomatica e quindi l’unico modo perché questa possa essere diagnosticata per tempo è quello di recarsi ad un controllo annuale dal proprio dentista di fiducia. Solo una cura tempestiva può evitare che il danno ai denti diventi irreversibile.

Quando la pulpite viene individuata, si interviene riducendo il dolore e rimuovendo la causa responsabile dell’infiammazione. Solitamente è un trattamento molto semplice da effettuare, ma tutto si complica se la pulpite non viene curata adeguatamente e in questo caso il dente può perdere la sua vitalità a causa di un processo degenerativo-necrotico.

Esistono due forme di pulpite: la pulpite reversibile e quella irreversibile. La prima è un’infiammazione moderata della polpa che può essere guarita con un trattamento specialistico. Appena lo stimolo viene rimosso, il dolore che caratterizza questa tipologia di pulpite scompare del tutto. 

Quella irreversibile, invece, si presenta quando le cure non sono state effettuate per tempo. Questa infiammazione alla polpa è estremamente grave e può portare ad una progressiva necrosi della polpa dentale. Si possono presentare successivamente ascessi, parodontiti e cisti. A differenza della pulpite reversibile, qui il dolore persiste anche in seguito alla rimozione dei vari stimoli.

Il modo migliore per prevenire la pulpite è sicuramente quello di curare quotidianamente i propri denti. Nel caso vi venga diagnosticata, però, è bene sapere che il dentista può procedere con un trattamento medico per rimuovere la sua causa. Nei casi più semplici, la pulpite viene curata eliminando la carie, mentre in caso di necrosi pulpare diventa solitamente necessario asportare la polpa in modo parziale o totale. Per fare ciò, lo specialista si occupa di devitalizzare o asportare il dente affetto dalla grave infiammazione. 

Per trattare il dolore, invece, viene prescritto o il paracetamolo o i FANS se l’intensità del male è lieve o moderata, codeina o altri oppiacei se il dolore diventa ingestibile. 

Un corretto stile di vita, alcuni semplici accorgimenti alimentari e la cura quotidiana dei propri denti possono comunque prevenire tutto questo. Sopratutto se la causa della pulpite è una carie.

Ricordatevi quindi di occuparvi del vostro cavo orale utilizzando almeno tre volte al giorno lo spazzolino, preferibilmente associandogli un dentifricio al fluoro capace di rinforzare lo smalto. Inoltre non dimenticatevi di passare il filo interdentale e utilizzare collutori antiplacca. Per quanto riguarda l’alimentazione, invece, cercate di limitare il consumo di dolci e sopratutto di marmellata, miele e cioccolato che sono in grado di favorire l’ingresso dei batteri aderendo allo smalto. 

Infine ricordatevi di sottoporvi a controlli periodici dal dentista così da fermare sul nascere gli eventuali processi infiammatori in corso.

Spero di esservi stato d’aiuto anche questa volta. Alla prossima!

Un sorriso,

il vostro dentista per la vita